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SUZUKI GSX-R1000 K7(2007)
Nello sviluppo
della nuova GSX-R1000 il reparto tecnico di Suzuki ha utilizzato le
tecnologie più avanzate ed i frutti
più recenti delle esperienze derivanti dalle gare. L’obbiettivo era quello
di realizzare una moto in grado di rendere la
guida del pilota più facile e divertente sia su
pista sia su strada con le massime
prestazioni possibili.
maggiore potenza
La chiave per ottenere maggiore potenza, migliore risposta all’accelerazione
e ridurre nel contempo le emissioni si
traduce nella necessità di rendere più efficiente la combustione, che
permette di bruciare ogni minima goccia di
benzina nella camera di combustione.
Grazie all’avanzata tecnologia nel campo dei motori, lo staff tecnico Suzuki
ha potuto rendere la GSX-R1000 K7
ancora più potente, proprio migliorando la risposta all’acceleratore e
rispettando le stringenti normative sulle
emissioni Euro3 e Tier2.
La GSX-R1000 K7 è la più potente, la più
pronta e la più pulita delle moto Suzuki di grande cilindrata mai prodotta.
L’architettura di base del compatto motore da
999 cc raffreddato a liquido della GSX-R1000 è
ben nota, un esempio di soluzione vincente in
gara: alesaggio e corsa rispettivamente di
73,4 mm x 59,0 mm, quattro pistoni forgiati
in lega d’alluminio con mantello ribassato ed
alleggerito, che scorrono in cilindri
integrati nel semi carter superiore e rivestiti con uno strato
di nickel-carburo-silicone-fosforo, meglio
noto come S.C.E.M. (Suzuki Composite
Electrochemical Material), derivato direttamente dalle competizioni.
Le bielle sono in acciaio al cromo-molibdeno
e con trattamento di pallinatura. Distribuzione
con doppi alberi a camme in testa cavi,
punterie a bicchierino e quattro valvole in titanio per
cilindro, disposte con angoli ridotti. Alberi
di trasmissione su piani sfalsati per ridurre lo
sviluppo longitudinale. Cambio a sei marce a
rapporti ravvicinati, e frizione con sistema
antisaltellamento. Albero motore in acciaio
forgiato, con contralbero d’equilibratura
comandato da ingranaggio per ridurre le
vibrazioni secondarie. Sistema d’induzione ‘Ram air’
e sistema d’iniezione digitale del carburante
con doppi iniettori e con corpi a doppia farfalla
(SDTV), dove la valvola a farfalla primaria è
comandata dalla manopola del gas e quella
secondaria dalla centralina, variandone
l’apertura in modo da mantenere la velocità
d’aspirazione ideale (in base a regime,
posizione dell’acceleratore e marcia inserita).
Nuovi e più compatti iniettori, ciascuno con
12 piccoli fori al posto dei 4 più grandi utilizzati in
precedenza, assicurano una migliore
nebulizzazione carburante. Grazie a ciò è anche variata
la loro angolazione, che è ora di 30° e
dirige il carburante in prossimità delle luci d’aspirazione,
contribuendo alla sensibilità
dell’acceleratore. Le luci
d’aspirazione e di scarico sono state riprofilate e ora sono più grandi, con
un incremento di volume pari al 10%
per l’aspirazione e 20% per lo scarico. Questo, con le
valvole di scarico più larghe di 2 mm (26 mm
anziché 24) trasferisce alla produzione di serie
le soluzioni tecniche sviluppate nel
campionato Superbike. Le candele con
elettrodi all’iridio, producono una scintilla più ampia per una migliore
combustione, vantando tra l’altro una durata
maggiore rispetto alle candele convenzionali.
Un nuovo sistema di controllo del minimo (ISC)
ne regola automaticamente il regime,
migliorando l’avviamento a freddo e stabilizzandolo al variare delle
condizioni. Il nuovo scarico in
titanio ed acciaio provvisto del sistema SAES (Suzuki Advanced Exhaust
System) ha 4 tubi di scarico di uguale
lunghezza che convergono in un solo collettore, a cui
segue un breve condotto intermedio che
termina in un’unica precamera posta sotto al motore
da cui dipartono 2 brevi silenziatori, uno
per ciascun lato, costruiti in alluminio e titanio.
L’aggiunta della precamera ed il raddoppio
dei silenziatori ha comportato l’aumento della
capacità interna dello scarico a beneficio
delle prestazioni complessive, contribuendo inoltre
ad abbassare il baricentro, centralizzare i
pesi e migliorare l’impatto aerodinamico.
Il condotto intermedio dello scarico
comprende un sistema di controllo delle pressioni dei gas
di scarico (SET) che consiste di una valvola
a farfalla gestita dalla centralina motore in modo
da ottimizzare la pressione all’interno dei
condotti di scarico, migliorando così la coppia
erogata a tutti i regimi del motore.
L’apertura della valvola di scarico è in funzione del regime
di giri, della posizione dell’acceleratore e
della marcia inserita. Il sistema
Suzuki PAIR (Pulsed-AIR) inietta aria fresca direttamente nelle luci di
scarico in modo da favorire la
combustione degli idrocarburi incombusti e del monossido di carbonio. Il
sistema è controllato dalla centralina in
base al regime di rotazione del motore ed alla
posizione dell’acceleratore.
Il gruppo di scarico racchiude un
catalizzatore, situato nella precamera ed affiancato da un
una sonda ossigeno. Tale sonda informa la
centralina motore sulla composizione dei gas
emessi, permettendole di ottimizzare la
quantità di carburante iniettato nei cilindri, riducendo
ulteriormente le emissioni di HC, CO e ossidi
d’azoto (N0x) e permettendo alla nuova
GSX-R1000 di rispondere pienamente alle stringenti normative Euro3 e Tier2.
I fori di ventilazione presenti alla base dei
cilindri sono ora più grandi, 48 mm anziché 39.
Questi fori permettono lo scorrimento
dell’aria presente sotto ai pistoni da un cilindro all’altro,
evitando il suo accumulo all’interno del
carter motore ed il conseguente aumento di pressione.
Questa soluzione riduce in parte le perdite
meccaniche e la schiumatura del lubrificante.
Un nuovo sistema autoregistrante minimizza le
variazioni di pressione indotte dall’aumento di
temperatura del circuito idraulico della
frizione.
Gestione
dell’erogazione tramite la selezione di 3 diverse mappature
La GSX-R1000 K7 è equipaggiatada una
centralina motore con una capacità di calcolo 4
volte superiore a quella del modello
precedente. Una tale potenza di
calcolo oltre a controllare l’accensione, l’iniezione ed i vari sistemi ad
essi correlati, consente anche al
pilota di scegliere, grazie ad un selettore a tre posizioni montato
sul manubrio destro, fra tre diversi tipi di
mappatura, specificatamente elaborate per
incrementare o addolcire l’erogazione ai
diversi regimi di utilizzo. Le tre
mappature sono state sviluppate sfruttando l’esperienza maturata nei
circuiti di tutto il mondo, e si
adattano alle più diverse necessità, quali fondo bagnato, circuiti guidati,
piste veloci o gare di durata.
Il passaggio da una mappatura all’altra è
istantaneo, consentendo così al pilota di adattare la
variazione di mappa alle diverse parti del
circuito.
Raffreddamento
evoluto
Il nuovo radiatore più ampio ha la stessa tipica forma trapezoidale che si
vede sulle moto da corsa, ed assicura
una capacità di raffreddamento superiore di almeno il 10%. La pompa
dell’olio è più grande, ed aumenta il flusso
attraverso il più efficiente raffreddatore dell’olio.
La più recente GSX-R1000 ha un telaio del
tutto nuovo, basato sulle esperienze fatte in pista,
che presenta anche la massima
centralizzazione possibile dei pesi.
Realizzata per assicurare il giusto equilibrio in fatto di rigidità per una
maggiore precisione anche alla massima
inclinazione, la nuova struttura è costituita da sole cinque principali
fusioni in lega d’alluminio, che comprendono
la sezione di testa dello sterzo cava, due sezioni
per la piastra di fulcro del forcellone
oscillante/longherone principale, e le traverse di raccordo
sopra e sotto il forcellone oscillante. Due
binari in pressofusione imbullonati fra loro
costituiscono il sottotelaio posteriore, che
sostiene la sella e la sezione di coda. La riduzione
del numero delle parti componenti e delle
saldature ottimizza l’accuratezza realizzativa del
telaio.
Il nuovo e più rigido forcellone oscillante in lega d'alluminio è realizzato
con tre pressofusioni ed è più leggero
di 200 grammi. Il nuovo sistema di fissaggio dell’ammortizzatore posteriore
impiega una bielletta in lega d’alluminio
articolata sul forcellone stesso, con delle aste di
collegamento al telaio in lega d’alluminio
forgiato. La nuova configurazione aumenta tanto la
trazione sulle ondulazioni del fondo che
l’uniformità di risposta sulle asperità più accentuate.
Lo spostamento dell’articolazione
dell’ammortizzatore verso l’alto ha creato spazio per la
camera di scarico sotto la carrozzeria,
contribuendo così alla centralizzazione dei pesi. Il kit
corsa opzionale comprende degli inserti
asportabili che consentono di spostare il fulcro del
forcellone verso l’alto o verso il basso a
passi di 2 mm, il che permette di tarare l’angolo del
forcellone relativo all’altezza di marcia a
seconda delle esigenze degli specifici assetti da gara.
La nuova possibilità di tarare lo smorzamento
in compressione ad alta e bassa velocità è
presente sia nelle forcelle anteriori che
nell’ammortizzatore posteriore, ed è un’altra
caratteristica sviluppata in pista.
Totalmente regolabili sono anche lo smorzamento in
estensione ed il precarico molla.
Per aumentarne la rigidità, i gambali
forcelle sono ora di diametro maggiore al di sotto delle
piastre di sterzo, dove passa da 54 a 56 mm,
mentre gli steli, con rivestimento DLC, restano
da 43 mm. L’avanzamento forcelle è passato da
30 a 28 mm. e l’escursione della ruota
anteriore è aumentata da 120 a 125 mm.
Ammortizzatore di
sterzo a controllo elettronico
Il nuovo ammortizzatore di sterzo a controllo elettronico ha il vantaggio di
ridurre il carico frenante sullo
sterzo nella fase inattiva dell’ammortizzatore ed un maggior smorzamento in
caso di necessità.
Tecnicamente, un’elettrovalvola gestita dalla
centralina varia l’ampiezza del condotto
principale di smorzamento, riducendo o
aumentando la circolazione dell’olio al suo interno, in
modo da ridurre o aumentare l’effetto
frenante sullo sterzo.
Pedane e comandi
inferiori regolabili
I poggiapiedi della GSX-R1000 2007 sono ora regolabili, e possono essere
spostati in tre diverse posizioni per
un’ampiezza di 14mm in orizzontale e in verticale. Il pedale e la leva del
cambio sono solidali allo spostamento della
corrispondente pedana.
Freni efficaci
Ora la GSX-R1000 è dotata di nuovi dischi freno anteriori da 310 mm di
diametro con nuovi e più numerosi
attacchi semiflottanti. Il maggior numero di attacchi contribuisce al
trasferimento del calore lontano dal
disco, che ha uno spessore di 5,5 mm.
All’anteriore la frenata è garantita da pinze radiali a quattro pistoncini
di diametro differenziato, mentre al
posteriore sul disco singolo da 220 mm lavora una pinza a singolo
pistoncino, ora montata superiormente
al forcellone.
Carenatura
aerodinamica ed un nuovo faro
Lo sviluppo in galleria del vento ha definito una nuova carenatura per la
GSX-R1000 2007, con uno stile
aggressivo e con una sezione frontale complessivamente ridotta per
migliorare le prestazioni
aerodinamiche. Un parabrezza leggermente più alto rende inoltre più facile
per il pilota restare in carena.
I fari sovrapposti verticalmente della
GSX-R1000 2007 hanno ora una superficie più compatta.
L’anabbagliante multi-focale impiega una
lampada alogena 55 W H7 ed è sistemato 70mm
sopra l’abbagliante, che adotta una lampada
alogena 65 W H9. Quando si inserisce
l’abbagliante restano accesi entrambi i fari.
La sella più stretta e le sagome laterali ben
raccordate rendono più facile al pilota il
trasferimento del peso da un lato all’altro
quando affrontano le curve in pista, oltre a rendergli
più facile l’appoggio a terra nelle soste.
Strumentazione
avanzata
Il quadro strumenti comprende un contagiri analogico controllato da un
motore passo passo, tachimetro
digitale LCD, doppio contachilometri LCD, orologio LCD, spie LCD della
temperatura del refrigerante/iniezione del
carburante, indicatore LCD della marcia inserita ed
una spia con accensione programmabile ad un
dato regime del motore. Un nuovo indicatore
LCD della modalità di funzionamento del
motore visualizza il tipo di mappatura selezionata
dal pilota.
SUZUKI GSX-R1000 K7- SCHEDA TECNICA
Tipo motore |
tempi, 4 cilindri, raffreddato a
liquido, DOHC |
Alesaggio x corsa |
73,4 mm x 59,0 mm |
Cilindrata |
999 cm 3 (999 cc) |
Rapporto di compressione |
12,5 : 1 |
Alimentazione |
d iniezione |
Accensione |
Elettronica (transistorizzata) |
Avviamento |
Elettrico |
Lubrificazione |
A carter umido |
Cambio |
6 marce |
Rapporto primario di trasmissione |
1,533 (73 / 47) |
Rapporto finale di trasmissione |
2,529 (43 / 17) |
Tipo di telaio |
Doppia trave (in lega d’alluminio) |
Angolo canotto/ avancorsa |
23,8° / 98 mm |
Sospensioni ant |
Forcelle telescopiche invertite,
molla elicoidale, precaricoelastico regolabile, forza di
smorzamento regolabile in compressione ed estensione |
Sospensioni post |
ad articolazione, ammortizzamento
ad olio, molla elicoidale, precarico elastico regolabile, forza
di smorzamento regolabile in compressione ed estensione |
Ruote |
ant 17 M/C x MT 3.50, in fusione
di lega d’alluminio
post 17 M/C x MT 6.00, in fusione di lega d’alluminio |
Freni |
ant Radiali, pinze a 4 pistoncini,
doppio disco da 310 mm
post Pinza monopistoncino, disco da 220 mm |
Pneumatici |
ant 120/70 ZR17 M/C (58W),
tubeless
post 190/50 ZR17 M/C (73W), tubeless |
Serbatoio carburante |
18,0 L |
Lunghezza massima |
2.045 mm |
Larghezza massima |
720 mm |
Altezza massima |
1.130 mm |
Interasse |
1.415 mm |
Altezza sella da terra |
810 mm |
Peso a secco |
172 kg |
SUZUKI GSX-R1000 K7
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IMMAGINI

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